Inquinamento atmosferico: quello che devi sapere
Ami la natura e cerchi informazioni su come salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento atmosferico? O magari vuoi scrivere un progetto di ricerca o un tema sull’inquinamento?
Allora sei nel posto giusto. In questo articolo, infatti, cercheremo di sapere nei più su questo brutto fenomeno che rischia di contaminare negativamente le caratteristiche naturali dell’atmosfera terrestre. Ti guideremo alla scoperta delle cause e delle conseguenze, nonché di quali sono gli inquinanti aria più pericolosi.
Vuoi saperne di più? Allora non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito.
LEGGI ANCHE – Accelerazione di gravità: quello che devi sapere.
Inquinamento dell’aria: cause e conseguenze
Nei paragrafi che seguono andremo dunque a definire per filo e per segno uno dei più gravi rischi per l’umanità: l’inquinamento atmosferico: conseguenze, cause, rimedi e tutto quello che c’è da sapere in merito. Buona lettura.
Cos’è l’inquinamento
Prima di entrare nello specifico dell’inquinamento atmosferico cause, conseguenze e rimedi, facciamo un piccolo passo indietro per partire dalle basi.
Cerchiamo quindi di definire cosa si intende per inquinamento globale. Ecco la spiegazione del termine che ne da l’Enciclopedia Treccani in merito:
«Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
L’espressione inquinamento ambientale indica la presenza in un determinato luogo limitato o circoscritto di una o più sostanze estranee, dette inquinanti, capaci di alterare i componenti dell’ambiente in cui l’uomo vive: aria, acqua e suolo; talvolta invece che da sostanze estranee l’inquinamento può essere provocato da costituenti normali dell’ambiente, ma presenti in proporzioni superiori alla media.
L’inquinamento dell’ambiente può essere di origine naturale o causato dalle attività umane».
La stessa fonte, distingue poi vari tipi di inquinamento Tra cui, i più rilevanti sono:
- Naturale
- Causato dalle attività umane
- Atmosferico
- Delle Acque
- Del suolo
- Acustico
- Radioattivo
- Elettromagnetico
Andando al tema specifico che più ci interessa, ecco invece la definizione di inquinamento atmosferico wikipedia:
«L’inquinamento atmosferico è una forma di inquinamento, ovvero l’insieme di tutti gli agenti fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell’atmosfera terrestre».
Tutto chiaro fin qui? Molto bene, allora andiamo avanti.
Cause dell’inquinamento
Fatte tutte le doverose premesse del caso, entriamo adesso ancora di più nel dettaglio dell’inquinamento atmosferico, parlato di inquinanti e cause che lo generano.
Iniziamo subito con il dire che, in base alla loro origine, gli inquinanti dell’aria possono raggrupparsi in tre gruppi derivanti da:
- Impianti di riscaldamento domestico. Come l’anidride solforosa, prodotta dalla combustione dei prodotti solforati contenuti nei combustibili. Ma anche le particelle solide disperse dovute a combustione incompleta;
- Motorizzazione. Tra le cause principali nei centri abitati, in particolare quelli ad alta densità di traffico;
- Impianti industriali. Questi possono essere differenti in base al genere specifico di industria e vanno valutati caso per caso.
Queste sono dette fonti antropiche di inquinamento. Non sono però le uniche. Esistono infatti anche fonti naturali come l’aminato dei ghiaioni, gli allergeni dei processi biologici, SO2 dei vulcani o il PM10 degli incendi.Ma quali sono i principali effetti dell’inquinamento atmosferico? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo.
Effetti dell’inquinamento dell’aria
La maggior parte degli effetti dell’inquinamento atmosferico si manifestano sulle popolazioni urbane sui manufatti e persino sulle opere d’arte. In quest’ultimo caso, il danno è dovuto in particolare dall’azione corrosiva dell’anidride solforosa e solforica. Questo effetto negli ultimi anni ha provocato un danno davvero rilevante, più che nei secoli scorsi.
I maggiori danni per l’uomo, come detto, sono riscontrabili principalmente in città. Gli agenti contaminanti più forti sono infatti polveri, la già citata anidride solforosa e l’ossido di carbonio. Questi possono causare, già a breve termine, tra le altre cose:
- Irritazione bronchiale;
- Tosse;
- Stenosi dell’apparato respiratorio.
Sul lungo periodo, invece, a fare più male sono gli agenti di origine industriale come l’arsenico, le polveri d’amianto, i fluoruri la fluorosi, polveri organiche. Questi possono rispettivamente essere causa di: dermatite arsenicale, asbestosi, fluorosi, sclerosi polmonare. Inoltre, secondo autorevoli indagini epidemiologiche, tra gli effetti più lontani nel tempo, rientrano anche le affezioni croniche delle vie respiratorie.
Senza considerare le conseguenze dannose per l’ambiente, che vanno dall’effetto serra alle piogge acide, fino al buco dell’ozono ed altri problemi meno visibili, ma altrettanto importanti, che coinvolgono la flora e la fauna.
Inquinamento: contromisure e rimedi
Concentriamoci adesso su un tema decisivo riguardo l’inquinamento atmosferico: la ricerca di soluzioni.
Per contrastare l’inquinamento da impianti di riscaldamento domestico, i sistemi più efficaci sono:
- Controllare i combustibili impiegati e le modalità della combustione;
- L’abbattimento di gran parte delle polveri contenute nelle emissioni gassose;
- Un’efficace dispersione nell’aria per mezzo di camini opportunamente dimensionati e ubicati.
Per quanto riguarda invece l’inquinamento prodotto dagli autoveicoli, le contromisure per ridurre il danno possono essere:
- Utilizzo di motori che riducano al minimo la produzione di sostanze nocive derivanti dalla combustione, come quelli a metano.
- Sistemi d’iniezione e accensione elettronici in modo da ridurre lo sviluppo di sostanze nocive;
- Reattori termici in grado di ossidare maggiormente i gas di scarico e/o ridurre gli ossidi di azoto;
- Eliminazione delle sostanze tossiche e segnatamente del piombo della benzina.
Ancora più complesso il problema del contenimento dell’inquinamento industriale.
È importante, in questo caso, impiegare alte ciminiere in grado di diluire gli carichi nell’aria prima che tornino a terra. Inoltre, è fondamentale la scelta del luogo in cui far sorgere stabilimenti fonte di inquinamento, che deve tenere conto anche delle condizioni meteorologiche prevalenti e dei possibili effetti sugli abitati di zona.
E con questo abbiamo affrontato anche l’ultimo argomento della nostra guida sull’inquinamento atmosferico: i rimedi.
Master sulla tutela dell’ambiente
Se l’interesse per la tutelare dell’ambiente è la causa che ti spinge a cercare maggiori informazioni sull’inquinamento atmosferico, devi sapere che ci sono dei corsi erogati da Unicusano che fanno decisamente al caso tuo, delle vere eccellenze in questo settore.
Fra tutti, spiccano in particolare questi quattro master:
- Educazione ambientale e sviluppo sostenibile: un nuovo modello per la scuola. Master di I livello volto a formare figure professionali nel campo psico-pedagogico in grado di promuovere esperienze educative nell’ambito dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile;.
- Diritto ambientale e tutela del territorio. Master di II livello che si pone come obiettivo quello della formazione di specialisti nello studio dei principali temi sensibili in materia di tutela dell’ambientale e delle normative vigenti in ambito nazionale e a livello europeo;
- Economia e management delle risorse naturali e dell’ambiente. Altro master di II livello utile a rispondere adeguatamente alle esigenze dirigenziali, manageriali, amministrative, private e pubbliche, poste dall’ambiente;
- Innovazione, sviluppo e gestioni di reti energetiche basate su energie rinnovabili. La conoscenza e l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili può essere un ottimo deterrente contro l’inquinamento. Questo master di II livello è stato progettato in quest’ottica.
Ma questi sono solo alcuni dei corsi disponibili nella nostra vasta offerta formativa. Per consultare la lista completa e le schede di ogni master, ti consigliamo di visitare l’area didattica del portale Unicusano.it.