Sommario tesi di laurea: che cos’è e come si scrive

Sei alla ricerca di informazioni su come realizzare un sommario tesi di laurea?

Se il tanto agognato momento della laurea si avvicina, non hai molto tempo da perdere. Ma non preoccuparti: in questo articolo troverai tutte le informazioni utili che ti servono per realizzare un sommario e un indice tesi come si deve.

Partiremo innanzitutto dalla differenza che esiste tra sommario e indice. Andando a vedere anche più in generale come queste parti fondamentali del documento finale di laurea vanno ad incastonarsi all’interno dell’elaborato complessivo.

Entrando poi nel merito di come si realizza un indice tesi di laurea triennale, specialistica o altro. Tesi sperimentale o compilativa che sia.

Hai voglia di saperne di più? Allora non perdiamo tempo e andiamo subito a vedere tutto ciò che c’è da sapere riguardo il sommario tesi di laurea.

Come scrivere una tesi: indice e sommario

Nei paragrafi che seguono, andremo dunque a capire non solo cos’è un sommario tesi di laurea, ma anche come realizzarlo e renderlo coerente con il resto dell’elaborato. A partire dalle definizioni e i distinguo, fino all’esempio indice tesi vero e proprio.

Sommario: significato e differenza con l’indice

Generalmente i termini indice e sommario tesi vengono confusi tra loro. Questo è dovuto al fatto che sicuramente presentano delle analogie evidenti, anche se in verità può trattarsi di sezioni ben distinte.

In generale, possiamo affermare che per indice si intende un elenco ordinato e numerato delle varie parti di cui è composto un libro. Ecco perché è fondamentale che, nell’impaginazione, esso venga collocato all’inizio, in modo che da lì si possa poi andare a cercare, all’interno del testo, la pagina del capitolo che interessa. Il sommario, invece, è un breve riassunto o indice argomenti trattati in un libro o in una rivista. Motivo per il quale esso può essere posto alla fine del libro o di un singolo capitolo.

Per essere ancora più precisi, citiamo la definizione di Indice che compare sul vocabolario Treccani. Nella quale, leggiamo:

«Nei libri, elenco dei titoli che distinguono le varie parti in cui l’opera è suddivisa o dei titoli dei brani, dei componimenti poetici che vi sono raccolti, talora soltanto della numerazione progressiva dei capitoli, disposti nell’ordine di successione con indicata a lato la pagina in cui si trovano».

E per par condicio, ecco anche la definizione di Sommario, tratta dalla medesima fonte:

«Brevissimo riassunto, in forma di indice o anche di esposizione compendiosa, degli argomenti trattati in un’opera, in una rivista o periodico, in un articolo, in un capitolo, per lo più messo in principio dell’opera o della parte che interessa, meno spesso in fine, talvolta anche in margine al testo».

Altra cosa ancora è l’abstract, che è un riassunto chiaro e preciso del lavoro svolto e del contenuto della tua tesi.

Indice tesi di laurea: esempio

Adesso hai più chiaro cos’è un sommario tesi di laurea e la differenza con l’indice?

Allora devi anche sapere che solitamente ad essere più richiesto in una tesi è l’indice vero e proprio. A scanso di equivoci, dunque, è sempre opportuno concordare e chiarire con il tuo relatore la struttura esatta di cui dotare il tuo lavoro.

A questo punto, ti starai probabilmente chiedendo: ma come scrivere e ordinare concretamente questo indice?

Iniziamo col cercare di individuare dove posizionarlo. Come detto, l’ideale è all’inizio. Questo perché, seppur in alcuni casi (specialmente in caso di indice tesi sperimentale) si pensa sia meglio posizionarlo alla fine del documento. Una tale soluzione, però, in genere è sconsigliata in quanto scorretta, perché non aiuta il lettore ad orientarsi nella lettura, che è il motivo principale per cui esiste l’indice.

Motivo per il quale è preferibile posizionarlo prima dell’introduzione tesi, subito dopo il frontespizio Word (se realizzato con il noto programma di videoscrittura).

Per quanto riguarda lo stile di scrittura vera e propria di un modello indice tesi Word si consiglia di utilizzare lo stile di scrittura “Titolo 1” per distinguere ogni capitolo. Gli eventuali sottoparagrafi all’interno dei capitoli, vanno invece scritti utilizzando (a seconda della profondità della scaletta) utilizzando gli stili “Titolo 2”, “Titolo 3” e via dicendo.

Indice tesi di laurea fac simile

Fatto tesoro di quanto detto e passando alla formattazione, l’esempio da seguire per redigere il sommario tesi di laurea perfetto, o meglio l’indice, è il seguente:

Capitolo I Titolo capitolo (pag. 3)

1.1. Titolo primo paragrafo (pag. 5)

1.2. Titolo secondo paragrafo (pag. 10)

1.2.1. Titolo primo sotto-paragrafo (pag. 13)

Capitolo II Titolo secondo capitolo (pag. 18)

2.1. Titolo primo paragrafo (pag. 22)

2.1.1 Titolo primo sotto-paragrafo (pag.  26)

2.1.2 Titolo secondo sotto-paragrafo (pag. 30)

2.2. Titolo secondo paragrafo (pag. 38)

Capitolo II Titolo secondo capitolo (pag. 40)

3.1. Titolo primo paragrafo (pag. 43)

3.1.1 Titolo primo sotto-paragrafo (pag.  45)

3.1.2 Titolo secondo sotto-paragrafo (pag. 50)

3.2. Titolo secondo paragrafo (pag. 53).

E con questo si conclude la guida Unicusano su cosa cosa e come si scrivono l’indice e il sommario tesi di laurea. Non ci rimane che augurarti buono studio e attendere le congratulazioni per la discussione del tuo lavoro ed il coronamento dei tuoi studi.


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